giovedì 3 giugno 2010

Incredibili Nordcoreani

Il coreano Kim Myong-Won è un attaccante, ma ai Mondiali potrà giocare solo come portiere. La Corea del Nord, infatti, lo ha inserito nella lista dei 23 giocatori per la rassegna iridata sudafricana come terzo portiere. La Fifa, però, ha precisato che potrà essere utilizzato solo in quel ruolo. «Essendo stato inserito nella lista come portiere, Kim Myong-won non potrà giocare in ruoli di campo», ha fatto sapere oggi la Federazione internazionale. Non è chiaro perchè il ct coreano Kim Jong-hun lo abbia inserito nella lista in un ruolo che non è il suo, ma ormai il dado è tratto. «La lista consegnata alla Fifa il 10 giugno è definitiva e non può più essere cambiata», ricorda la Federazione presieduta da Sepp Blatter. L'unica eccezione, spiega, «è in caso di grave infortunio di un giocatore nella lista dei 23, che può essere sostituito entro 24 ore prima del match d'esordio della squadra nella competizione». La Corea del Nord è inserita nel gruppo G insieme a Brasile, Costa d'Avorio e Portogallo.

mercoledì 2 giugno 2010

Lo ricordate?

Pedro Troglio è il nuovo allenatore dell’Argentinos Juniors, la squadra che ha vinto l’ultimo campionato nazionale. Troglio ha giocato diversi anni in Italia militando nel Verona, Lazio ed Acoli. Aveva cominciato nel River Plate, neL 1983, a 18 anni ed ha chiuso la sua lunga carriera in patria dopo un’esperienza anche in Giappone. Ha partecipato al mondiale del 1990 in Italia.
Come allenatore vanta una lunga esperienza con il Gimnasia di La Plata e, recentemente, ha collaborato con Diego Armando Maradona quando l’ex Pibe de oro ha preso la guida della nazionale.

Gli eredi di Pak-Doo Ik.....

(ANSA) - Vietato fare riprese filmate, scattare foto e chiedere interviste. E' la regola del ritiro della Corea del Nord in Sudafrica. I nordcoreani si trovano a Midrand, sobborgo di Johannesburg. Fedele alla fama di paese piu' 'chiuso' del mondo, la Corea del Nord ha reso il suo ritiro un bunker. I giocatori, scortati da agenti della polizia segreta del loro paese, si sono recati all'allenamento al Makhulong Stadium, nella township nera di Tembisa, in silenzio, con lo sguardo verso terra.

mercoledì 19 maggio 2010

I Blues....senza italiani.....

Convocazioni anche per la Francia vice campione del mondo, tra i convocati non figura nessun calciatore che milita nel nostro campionato: niente Mondiale dunque per Frey e Mexes (uno dei portieri e uno dei difensori più forti al mondo) ne tantomeno per Trezeguet che ha avuto da sempre un rapporto difficile con Domenech.
PORTIERI Hugo Lloris (Lione), Steve Mandanda (Marsiglia), Cedric Carrasso (Bordeaux).

DIFENSORI Bacary Sagna (Arsenal), Eric Abidal (Barcellona), William Gallas (Arsenal), Patrice Evra (Manchester United), Sebastien Squillaci (Siviglia), Gael Clichy (Arsenal), Marc Planus (Bordeaux), Anthony Reveillere (Lione).

CENTROCAMPISTI Jeremy Toulalan (Lione), Lassana Diarra (Real Madrid), Alou Diarra (Bordeaux), Yoann Gourcuff (Bordeaux), Abou Diaby (Arsenal), Florent Malouda (Chelsea).

ATTACCANTI Sidney Govou (Lione), Franck Ribery (Bayern Monaco), Thierry Henry (Barcellona), Nicolas Anelka (Chelsea), Djibril Cissé (Panathinaikos), André-Pierre Gignac (Tolosa), Mathieu Valbuena (Marsiglia).

Il Brasile di Dunga.......

Nazione che vai, polemiche sui 23 che trovi. L'ex pisano Dunga ha diramato la lista dei calciatori della che raggiungeranno il Sud Africa ed anche qui le sorprese non sono mancate........Julio Baptista, Felipe Melo, insomma, ormai, il redndimento stagionale non conta più nulla......
I 23 convocati:

Portieri: Julio Cesar (Inter), Doni (Roma), Gomes (Tottenham)

Difensori: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Bastos (Lione), Gilberto (Cruzeiro), Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisao (Benfica), Thiago Silva (Milan)

Centrocampisti: Felipe Melo (Juventus), Gilberto Silva (Panathinaikos), Josuè (Wolfsburg), Kleberson (Flamengo), Kakà (Real Madrid), Ramires (Benfica), Elano (Galatasaray), Julio Baptista (Roma)

Attaccanti: Luis Fabiano (Siviglia), Robinho (Santos), Nilmar (Villarreal), Grafite (Wolfsburg)

Come complicarsi la vita......

Diego Maradona ha reso nota la lista ufficiale dei 23 giocatori convocati dall'Argentina per i prossimi Mondiali di Sudafrica 2010.
Lasciamo ai lettori scorgere i non convocati......ah a proposito, il Principe non rientra nell'undici titolare......

Portieri: Sergio Romero (AZ Alkmaar), Mariano Andujar (Catania), Diego Pozo (Colon)
Difensori: Gabriel Heinze (Olympique Marseille), Martin Demichelis (Bayern Munich), Nicolas Otamendi (Velez Sarsfield), Walter Samuel (Inter), Clemente Rodriguez (Estudiantes de La Plata), Nicolas Burdisso (Roma), Ariel Garce (Colon)

Centrocampisti: Javier Mascherano (Liverpool), Jonas Gutierrez (Newcastle United), Angel Di Maria (Benfica), Mario Bolatti (Fiorentina), Juan Sebastian Veron (Estudiantes de La Plata), Javier Pastore (Palermo), Maxi Rodriguez (Liverpool)

Attaccanti: Lionel Messi (Barcelona), Gonzalo Higuain (Real Madrid), Carlos Tevez (Manchester City), Sergio Aguero (Atletico Madrid), Diego Milito (Inter Milan), ???? Martin Palermo (Boca Juniors) ?????

venerdì 7 maggio 2010

Musisi il George Best Ugandese

Non c’è niente da fare genio e sregolatezza camminano a braccetto in ogni angolo del pianeta. Secondo gli addetti ai lavori il calciatore ugandese più forte di tutti i tempi è stato tale Majid Musisi Mukiibi (15 settembre 1967 - 13 dicembre 2005). Parliamo al passato perché purtroppo il calciatore è morto alla giovane età di 38 a causa di una malattia non meglio identificata. Musisi, soprannominato anche “Tyson” e “Magic”, nell’arco della sua carriera non ha accusato mai un infortunio muscolare. La massa muscolare del calciatore, infatti, era fuori dal normale, a detta di chi ha avuto la fortuna di allenarlo. Musisi muove i primi passi nel Mulago ed attira subito le attenzioni della squadra più blasonata del paese: il SC Villa. Musisi, a suon di gol, spinge la propria squadra alla conquista di sei titoli consecutivi divenendo, per 4 volte, il capocannoniere della massima serie. Adocchiato dal Rennes, il calciatore nel ‘92, assapora l’Europa ed il vero professionismo. Dopo due anni trascorsi anonimamente in Francia, Musisi viene ceduto ai turchi del Bursarspor. Dopo 3 anni, 31 gol ed il titolo di miglior calciatore straniero del campionato turco passa al Çanakkale Dardanelspor per 1 milione d’euro. Da qui, con la retrocessione in B della propria squadra, inizia la parabola discendente del calciatore che in seguito farà ritorno in patria dove ottene altri successi con il Villa.
Fuori dal terreno di gioco il calciatore divenne noto per la sua vita non proprio irreprensibile. Nonostante fosse musulmano, Musisi, era dedito all’alcool ed alla vita sregolata. Nel 97’ il calciatore fu arrestato per aver violentato una studentessa sedicenne. In un’occasione, si racconta, che il calciatore, al culmine di una furiosa lite quando militava nel Villa, abbia mostrato il sedere al proprio presidente. Nel 2003 il calciatore scese in campo visibilmente ubriaco durante la finale del torneo Bya Biia Baganda tra Lugave e Mamba. Appese le scarpe al chiodo, Musisi, si spense alle 20 del 13 dicembre 2005 sulla strada che lo portava all’ospedale di Nsambya.

giovedì 22 aprile 2010

Corruzione, corruzione.....

MILANO, 22 aprile 2010 - L'ex calciatore del Milan, Paolo Maldini è indagato a Milano con le accuse di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico, assieme alla moglie, Adriana Fossa, nell'inchiesta della procura del capoluogo lombardo a carico di 43 persone in relazione a pratiche illecite per ottenere trattamenti fiscali più favorevoli. Maldini avrebbe corrotto il funzionario dell'Agenzia delle entrate e commercialista Luciano Bressi con somme di denaro per garantirsi "l'esenzione di controlli fiscali da parte dell'ufficio di Milano 1" dell'Agenzia delle entrate. Lo si legge nell'avviso di chiusura delle indagini. Secondo il capo di imputazione, i coniugi Maldini avrebbero offerto a Bressi, titolare di uno studio professionale di cui erano clienti, non solo "l'onorario per lo studio (circa 40 mila euro annui)" ma anche la "procura speciale" della loro società, la Velvet Sas, da cui scaturivano ingenti corrispettivi "in neròo" (somma non inferiore a 185 mila euro). Bressi, sempre secondo il capo di imputazione, agiva "in violazione dei principi di imparzialità e trasparenza e con l'assenso e la consapevolezza di entrambi i coniugi Maldini", si interessava "e curava personalmente tutte le più svariate pratiche fiscali inerenti" la Velvet "ed i loro interessi personali, garantiva loro l'esenzione di controlli fiscali". I fatti contestati ai coniugi Maldini arrivano fino al 23 giugno 2009.
la reazione — L'ex giocatore, attraverso il suo legale Danilo Buongiorno, comunica di essere "tranquillo e sereno" per la vicenda che riguarda lui e la moglie Adriana. "Nel contestare le accuse che sono del tutto infondate - spiega l'avvocato Buongiorno - è certo di potere dimostrare l'assoluta estraneità sua e di sua moglie, le cui posizioni dovevano essere quelle di parti lese e non certo di indagati". L'avvocato Buongiorno precisa che alcuni organi di stampa hanno diffuso la notizia "con più dati imprecisi, tra cui il riferimento ad un soggetto presunto parente dell'ex calciatore Franco Baresi, che tale non è".

Paolo Maldini è nato a Milano il 26 giugno 1968. Ansa
intercettato — Maldini risultava dal gennaio scorso coinvolto nell’indagine. L'ex rossonero avrebbe chiesto una verifica fiscale nell’ambito di un’operazione immobiliare in Toscana. In un’intercettazione telefonica del 26 gennaio scorso, nell’ambito dell’inchiesta del pm Paola Pirotta sulla corruzione e l’accesso abusivo a sistemi informatici della Pubblica amministrazione, Maldini parla con Luciano Bressi, funzionario dell’Agenzie delle entrate finito in manette, chiedendo a lui di fare una verifica. ’’Volevo fare una piccola... - dice Maldini al telefono - verificare su su su Alessandro eh... Come si può fare (...) Su di lui si può fare una verifica eh... fiscale su di lui... Nel senso se ha avuto problemi con la giustizia ad esempio eh .. Oppure se ha avuto problemi con il fisco’’.
accertamenti — Il giudice inseriva l’iniziativa di Maldini nella "costituzione di una nuova società operante nel settore edile-immobiliare" di cui l’ex calciatore voleva entrare a far parte. Maldini, stando al gip Gloria Gambitta, spiega inoltre, nella telefonata, che intendeva svolgere "accertamenti di giustizia" ("giustizia posso chiederla a qualcun altro" dice Maldini in una intercettazione). Una circostanza che, annota il giudice, sarà "oggetto di accertamenti". Gli accertamenti sono stati svolti. E ora l’ex capitano del milan rischia di essere processato. Tra 20 giorni il pm chiederà il rinvio a giudizio.

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lunedì 29 marzo 2010

Sven-Goran Eriksson in Sudafrica

Sven Goran Eriksson ci riprova. Ai Mondiali 2010 avrebbe dovuto partecipare alla guida del Messico, ma e' stato cacciato quasi un anno fa, il 2 aprile scorso dopo la sconfitta per 3-1 nelle qualificazioni Concacaf contro l'Honduras che stava per costare un posto in Sudafrica al 'Tricolor'. All'epoca i giornali messicani scrissero che Eriksson ''ci costa 4 milioni di dollari e non serve a niente'', e puntuale arrivo' l'esonero. Ora lo svedese, che a febbraio ha lasciato l'incarico di d.g. di quel Notts County che avrebbe dovuto portare dalla quarta serie alla Premier in un quadriennio, si presentera' nel torneo iridato come ct della Costa d'Avorio che ieri ha ufficializzato il suo ingaggio, senza specificare durata del contratto e compenso percepito. Uno speaker si e' limitato a leggere, durante un notiziario del canale di Stato, una nota della federcalcio ivoriana in cui si precisava che, con Eriksson, ''l'obiettivo e' di disputare un torneo onorevole''. Il prescelto in realta' era stato Guus Hiddink, ma il giramondo olandese, che ha lasciato la Russia, poi ha respinto le offerte della Juve e da agosto sara' il nuovo tecnico della Turchia, ha rifiutato il contratto valido solo per la durata dei Mondiali che i dirigenti degli Elefanti gli avevano offerto. Ecco allora che, per giocare questo girone di ferro con Brasile, Portogallo e Corea del Nord, la scelta e' caduta su 'Svengo', l'allenatore che invento' prima un Goteborg di livello europeo (vinse la Coppa Uefa), poi sedusse Dine Viola battendo la Roma con il Benfica prima di trasferirsi a Trigoria e buttare via uno scudetto con una squadra giallorossa da sogno ma capace di farsi battere dal Lecce gia' retrocesso. Un tricolore nella capitale Eriksson lo ha poi vinto nel 2000, anno del Giubileo, come allenatore della Lazio, per poi lasciare Formello nemmeno un anno dopo e diventare il primo ct straniero della storia della nazionale inglese. Ne e' stato il 'condottiero' per due Mondiali, il secondo dei quali, quello tedesco, disputato dopo aver annunciato che a fine avventura, e a prescindere dall'esito, se ne sarebbe andato. In entrambi i casi la fine e' stata la stessa, un'eliminazione ai quarti di finale, per mano del Brasile in Giappone nel 2002 e del Portogallo nel 2006 in terra tedesca. Cosi' per Eriksson il Mondiale che sta per arrivare sara' l'occasione di una grande rivincita contro chi l'ha fatto fuori nelle precedenti occasioni: se la Costa d'Avorio vuole andare avanti, e diventare, come alcuni pronosticano, la grande sorpresa del torneo, dovra' per forza eliminare nella prima fase una di queste due nazionali, magari evitando di vivere una sua Corea. In ogni caso e' un fatto anche di motivazioni, e ad Eriksson certo non mancano. E poi forse in Africa quella di prendere un ct svedese per il Mondiale sta diventando una moda: lo ha fatto anche la Nigeria con Lars Lagerback, anche lui appena arrivato, e non rimane che vedere se saranno state mosse vincenti

Fonte Ansa.it

giovedì 18 marzo 2010

Lo "Scorpione" Higuita

Dopo una serie di esperienze con squadre amatoriali, nel 1987 incontra il mondo del calcio professionistico nell'Atlético Nacional di Medellìn, dove rimane fino al 1992 vincendo una Coppa Libertadores, poi sconfitto contro il Milan di Sacchi in Coppa Intercontinentale, e una Coppa Interamericana, anno in cui passa al Real Valladolid che però abbandona dopo sole due stagioni, preferendo riaccasarsi nella società che lo ha lanciato e vincendo un'altra Coppa Interamericana. Nel 1996 va a giocare in Messico e successivamente in Ecuador e lì rimane fino al 2004, prosegue la sua carriera girando annualmente di squadra in squadra.
Già dal 1990 diventa il portiere titolare della Nazionale colombiana con cui partecipa, senza buoni risultati, ai Mondiali di Italia '90. In tale occasione si spostò fino ad arrivare a centrocampo, dove il nazionale camerunese Roger Milla gli rubò il pallone, realizzando una comoda rete a porta sguarnita.
Più famoso per i suoi gol che per le sue parate (con la Nazionale ne fece tre in 69 partite ufficiali), venne reso ancor più famoso dalla sua "Mossa dello scorpione", un modo tutto originale di parare da lui ideato; in pratica, esso consisteva nel mettere le mani a terra, fare una capriola in avanti e respingere il tiro con una rovesciata al contrario: a farne le spese fu Jamie Redknapp durante la partita amichevole Inghilterra - Colombia 0 a 0 del 1995.

lunedì 1 febbraio 2010

Settimo sigillo egiziano

L'Egitto fa tris in Coppa d'Africa. I 'Faraoni', già vincitori delle ultime due edizioni, trionfano anche in questo 2010, superando per 1-0 il Ghana nella finalissima, disputata a Luanda (in Angola). Il gol del successo egiziano è stato siglato da Mohamed Nagy Gedo a cinque minuti dal triplice fischio finale, con un tiro su cui nulla ha potuto il portiere ghanese. E' il settimo titolo della storia per l'Egitto, un record per la confederazione africana. Eppure la partita era iniziata bene per la formazione di Rajevac, che aveva messo in difficoltà i campioni in carica soprattutto con Asamoah e Bedu. Dopo i primi venti minuti, i 'Faraoni' salgono di tono, anche se non creano grandi pericoli fino alla fine del primo tempo. Il tecnico egiziano Shehata prova ad inserire Gedo al posto di un Meteb non in grande giornata e si rivelerà la mossa decisiva. Dopo un tiro di poco alto di Asamoah, l'Egitto trova il gol della vittoria: splendida combinazione Gedo-Zidan-Gedo, quest'ultimo entra in area e fa partire uno splendido tiro a girare che non lascia scampo a Kingson. Al triplice fischio si scatena la gioia, l'Egitto è ancora campione

martedì 26 gennaio 2010

Raymond Goethals, Smoke and win

Una delle figure del panorama calcistico mondiale che ricordo con enorme piacere è Raymond Goethals. Lo ricordo già abbastanza avanti con gli anni sedere sulla panchina del Marsiglia dei miracoli. Per intenderci quello costruito a suon di miliardi da Bernard Tapie dei vari Waddle, Papin, Abedì Pele che ottenne nel 92/93 la vittoria dell'allora Coppa Campioni ai danni del Milan, grazie ad una rete del difensore Boli sul finire del primo tempo, e del campionato francese. Goethals all'epoca divenne l'allenatore più anziano a vincere il più prestigioso torneo continentale ed io lo ricordo lì, in piedi o seduto, sul lato della panchina con la sua immancabile sigaretta tra le labbra. Mai troppo nervoso ne troppo calmo ma pensieroso tra una sigaretta e l'altra, chissà se di questi tempi senza le sue "bionde" sulla panchina riuscirebbe ad ottenere gli stessi successi.......


Di seguito allego la storia del tecnico belga tratta da Wikipedia:


Diventato allenatore, Goethals ha allenato, tra il 1956 ed il 1966, alcune squadre del campionato belga, prima di diventare Commissario tecnico della Belgio, incarico che mantenne dal 1968 fino al 1976.Sotto la sua guida, la nazionale si qualificò per i mondiali di Messico '70, dove venne eliminata nella fase a gironi dall'Unione Sovietica e dal Messico. Due anni dopo invece la nazionale ottenne un terzo posto nei campionati europei eliminando ai quarti di finale la nazionale italiana campione in carica (vincendo in casa per 2-1 e pareggiando 0-0 in trasferta).Lasciato l'incarico di commissario tecnico della nazionale, Goethals allenò l'Anderlecht con cui vinse alla sua prima stagione una Coppa del Belgio che valse alla squadra la qualificazione in Coppa delle Coppe. L'Anderlecht riuscì poi ad arrivare in finale, ma venne sconfitta dall'Amburgo. Guadagnata la qualificazione nella competizione europea dell'anno successivo, l'Anderlecht riuscì questa volta a vincere consentendo a Goethals di ottenere il suo primo trofeo internazionale.Nel decennio successivo Goethals ha allenato sia in patria (lo Standard Liegi con cui otterrà il primo anno un treble vincendo tutti e tre i trofei nazionali) sia in altri paesi, tra cui la Francia (allenerà il Bordeaux nelle stagioni 1979-80 e 1989-90) e il Brasile (in cui vincerà il campionato paulista del 1980 con il San Paolo).Nel gennaio del 1991, dopo l'esonero di Franz Beckenbauer, venne chiamato ad allenare l'Olympique Marsiglia conducendolo alla vittoria del campionato e alla finale di Coppa dei Campioni persa poi contro la Stella Rossa di Belgrado. Per la stagione successiva Goethals non fu confermato preferendogli Tomislav Ivić, tuttavia all'esonero dell'allenatore croato tornò sulla panchina vincendo il suo secondo campionato consecutivo. Nella stagione 1992-1993 Goethals fu confermato sulla panchina dell'Olympique Marsiglia ed ottenne un double: vinse infatti la Coppa dei Campioni e il campionato per la terza volta consecutiva, tuttavia quest'ultimo fu revocato a causa dell'Affare VA-OM.Alla fine della stagione Goethals tornò in Belgio per allenare l'Anderlecht, squadra con cui vinse il campionato 1993-94. In seguito a questo trionfo Goethals smise di allenare. Morì nel dicembre 2004, all'età di 83 anni, nella sua città natale, Forest.








lunedì 11 gennaio 2010

Angola-Mali gol e spettacolo

Avvio scoppiettante della Coppa d'Africa di calcio: Angola e Mali pareggiano 4-4 con la formazione maliana capace di un'incredibile rimonta. Ad un quarto d'ora dalla fine della partita la nazionale del Paese che ospita la Coppa era in vantaggio 4-0. Il Mali, però, ci ha creduto ed è riuscito a rimontare quattro gol. La sequenza dei gol: a segno nel primo tempo Flavio, autore di una doppietta (36' e 42'). Nella ripresa gol di Gilberto su rigore al 22' e al 29' sempre su rigore di Manucho. Per il Mali a segno al 34' e al 48' Keita e Kanoute al 43', al 49' Yattabare.

Il Togo si ritira dalla competizione

Adesso è ufficiale: il Togo si è ufficialmente ritirato dalla Coppa d'Africa, dopo l' attentato contro il pullman. La squadra si trova già a bordo dell'aereo che riporterà i giocatori ancora shoccati, nel loro paese. (nella foto il portiere ferito Obilale considerato fuori pericolo).
Per il Togo non ci sono le condizioni di sicurezza idonee, per partecipare alla manifestazione, dopo quanto accaduto venerdì scorso, e la Coppa d'Africa perde una protagonista.
Nel frattempo sono stati arrestati i due presunti attentatori ma i vertici del calcio si spaccano sul giudicare il tragico evento. Rassicuranti le parole del nostro CT Marcello Lippi e di Franz Beckenbauer che gettano acqua sul fuoco. I due si dicono assolutamente convinti che il torneo più atteso dell'anno si svolgerà in condizioni ottimali e di massima sicurezza. Ovvio, lo shock è enorme dopo avvenimenti del genere", ha detto Beckenbauer, pochi giorni dopo l'uccisione di tre membri del team del Togo e il ferimento di due calciatori: "Ma sarebbe un errore se noi europei confondessimo il Sudafrica con l'Angola". "Forse la Coppa d'Africa è stata un po' prematura per l'Angola". Lippi ha sottolineato le enormi differenze: "Capisco l'accostamento con quanto è avvenuto, ma il Sudafrica è uno dei paesi più evoluti del continente africano e non credo avremo nulla da temere".

venerdì 8 gennaio 2010

Al via la Coppa d'Africa

Quella che sta per iniziare sarà la ventisettesima edizione della Coppa D'Africa , il massimo torneo continentale riservato alle nazionali di calcio africane.

Il Paese ospitante di questa fase finale sarà l'Angola. La vigilia del torneo non è stata delle migliori infatti quest'oggi il pullman della nazionale del Togo è stato assaltato da colpi di mitra alla frontiera tra il Congo ed il paese ospitante. L'autista è morto mentre i giocatori Serge Akakpo e Kodjovi Obilalé sono stati feriti gravemente. Il Togo ha chiesto la sospensione della coppa dove il loro esordio è in programma lunedì a Cabinda, città dove si è verificato l'assalto. Nonostante questo pesante fardello da portare avanti tra due giorni L'Angola effettuerà la gara d'esordio contro il Mali dello juventino Momo Sissoko.


La gara tra le due compagini deciderà probabilmente chi passerà il turno in coppia con la favorita Algeria. Vittima di turno del girone dovrebbe essere il Malawi alla sua prima apparizione nella competizione. I padroni di casa puntano sull' estro della bandiera Mantorras che guiderà l'attacco in coppia con l'ex Manchester United Manucho, attualmente al Valladolid. I biancoverdi d'Algeria possono contare sull'esperienza internazionale degli italiani Meghni e Ghezzal piuttosto che della sagacia tecnica di Ziani del Wolfsburg. Anche la difesa può disporre di elementi del calbro di Yahia dell Amburgo e della solidità di Bougherra dei Rangers di Glasgow. Il Mali, oltre al già citato Sissoko, potrà disporre di un centrocampo di ferro formato da Mamadou Diarra del Real Madrid, Keita del Barça e Soe del Lens. In attacco con Kanoute del Siviglia c'è N'Diaye del Lens con Bagayoko del Nizza e Samassa del Valenciennes pronti a dare il proprio contributo.

Nel girone B la favorita è la Costa d'Avorio. La compagine allenata da Hilhodzic può disporre di 4 punte del calibro di Drogba e Kalou del Chelsea, Bakary Kone del Marsiglia ed Aruna Dindane del Portsmouth. In mediana con il saggio Zokora del Siviglia spazio alla prestanza fisica di Yaya Toure del Barça e Demel dell'Amburgo. La difesa non è da meno con gli esterni Boka dello Stoccarda ed Eboue dell'Arsenal con i centrali Meite del WBA e Kolo Toure del Manchester City. Insomma una squadra completa in ogni reparto che potrà esercitare un ruolo da protagonista anche ai prossimi mondiali. Con i "costieri" occhio al Ghana dell'astro nascente Adiyiah, appena acquistato dal Milan dopo essere risultato il migliore ai mondiali Under 17, e dei due Asamoah. I ghanesi dovranno però fare a meno di uno dei più forti centrocampisti del mondo , Essien del Chelsea fermato poco prima della partenza da un infortunio muscolare. Poche speranze per il Burkina Faso guidati da Yssuf Kone del Cluj e del Togo di Adebayor.

Nel girone C sarà un duello tra i detentori in carica dell'Egitto guidati dal genio e dalla sregolatezza di Mohamed Zidan, talento mai sbocciato completamente del Borussia Dortmund, e la fantasia della Nigeria, in ripresa dopo un periodo buio. I nigeriani possono contare su Yobo, difensore dell'Everton, Obi Mikel, centrocampista del Chelsea, e Obafemi Martins del Wolfsburg pronto a fare capriole. Con loro come non menzionare i vari Taiwo del Marsiglia, Dickson Etuhu del Fulhm e le punte Obinna , attualmente al Malaga, Yakubu dell'Everton, ed Odemwingie della Lokomotiv Mosca. A fare da chioccia il ciondolante Nwanku Kanu del Portsmouth. Sparring partner del girone il Mozambico ed il Benin guidato da Omotoyossi del Metz.




Il girone d è tutto per il Camerun di Samuel Eto'o. I Leoni D'Africa puntano all'accoppiata con il Mondiale grazie anche la buon lavoro del tecnico Leguen. I vari Geremi, attualmente in Turchia con l'Ankaragucu, Song dell'Arsenal, Makoun del Lione e Webò del Mallorca offrono ampie garanzie. A giocarsi il secondo posto del girone ci sono la Tunisia, che punta sui gol di Ben Saada del Nizza, il Gabon e lo Zambia.