giovedì 22 aprile 2010

Corruzione, corruzione.....

MILANO, 22 aprile 2010 - L'ex calciatore del Milan, Paolo Maldini è indagato a Milano con le accuse di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico, assieme alla moglie, Adriana Fossa, nell'inchiesta della procura del capoluogo lombardo a carico di 43 persone in relazione a pratiche illecite per ottenere trattamenti fiscali più favorevoli. Maldini avrebbe corrotto il funzionario dell'Agenzia delle entrate e commercialista Luciano Bressi con somme di denaro per garantirsi "l'esenzione di controlli fiscali da parte dell'ufficio di Milano 1" dell'Agenzia delle entrate. Lo si legge nell'avviso di chiusura delle indagini. Secondo il capo di imputazione, i coniugi Maldini avrebbero offerto a Bressi, titolare di uno studio professionale di cui erano clienti, non solo "l'onorario per lo studio (circa 40 mila euro annui)" ma anche la "procura speciale" della loro società, la Velvet Sas, da cui scaturivano ingenti corrispettivi "in neròo" (somma non inferiore a 185 mila euro). Bressi, sempre secondo il capo di imputazione, agiva "in violazione dei principi di imparzialità e trasparenza e con l'assenso e la consapevolezza di entrambi i coniugi Maldini", si interessava "e curava personalmente tutte le più svariate pratiche fiscali inerenti" la Velvet "ed i loro interessi personali, garantiva loro l'esenzione di controlli fiscali". I fatti contestati ai coniugi Maldini arrivano fino al 23 giugno 2009.
la reazione — L'ex giocatore, attraverso il suo legale Danilo Buongiorno, comunica di essere "tranquillo e sereno" per la vicenda che riguarda lui e la moglie Adriana. "Nel contestare le accuse che sono del tutto infondate - spiega l'avvocato Buongiorno - è certo di potere dimostrare l'assoluta estraneità sua e di sua moglie, le cui posizioni dovevano essere quelle di parti lese e non certo di indagati". L'avvocato Buongiorno precisa che alcuni organi di stampa hanno diffuso la notizia "con più dati imprecisi, tra cui il riferimento ad un soggetto presunto parente dell'ex calciatore Franco Baresi, che tale non è".

Paolo Maldini è nato a Milano il 26 giugno 1968. Ansa
intercettato — Maldini risultava dal gennaio scorso coinvolto nell’indagine. L'ex rossonero avrebbe chiesto una verifica fiscale nell’ambito di un’operazione immobiliare in Toscana. In un’intercettazione telefonica del 26 gennaio scorso, nell’ambito dell’inchiesta del pm Paola Pirotta sulla corruzione e l’accesso abusivo a sistemi informatici della Pubblica amministrazione, Maldini parla con Luciano Bressi, funzionario dell’Agenzie delle entrate finito in manette, chiedendo a lui di fare una verifica. ’’Volevo fare una piccola... - dice Maldini al telefono - verificare su su su Alessandro eh... Come si può fare (...) Su di lui si può fare una verifica eh... fiscale su di lui... Nel senso se ha avuto problemi con la giustizia ad esempio eh .. Oppure se ha avuto problemi con il fisco’’.
accertamenti — Il giudice inseriva l’iniziativa di Maldini nella "costituzione di una nuova società operante nel settore edile-immobiliare" di cui l’ex calciatore voleva entrare a far parte. Maldini, stando al gip Gloria Gambitta, spiega inoltre, nella telefonata, che intendeva svolgere "accertamenti di giustizia" ("giustizia posso chiederla a qualcun altro" dice Maldini in una intercettazione). Una circostanza che, annota il giudice, sarà "oggetto di accertamenti". Gli accertamenti sono stati svolti. E ora l’ex capitano del milan rischia di essere processato. Tra 20 giorni il pm chiederà il rinvio a giudizio.

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