sabato 9 giugno 2012

Due giorni di Europei e l'esplosione dei soliti ignoti

Le prime quattro partite di Euro 2012 hanno confermato la forza di Russia e Germania, confermato l'inconsistenza di Polonia e Grecia, scoperto la sempre-temibile Danimarca e sorpreso con la sconfitta della corazzata Olanda contro i danesi. Dai russi e dai tedeschi si sono avute diverse conferme. I sovietici, guidati sapientemente da Advocaat che nella prossima stagione tornerà ad allenare il PSV, hanno confermato quanto di buono hanno fatto vedere durante l'amichevole strapazza-azzurri. Squadra compatta, tecnica e capace di far male quando decide di attaccare. Dzagoev e Kherzakov hanno strapazzato i malcapitati cechi. Shironov in mediana sembrava un mostro. Ignasevich in difesa un muro insormontabile per il povero Baros. Il portiere Malafeev sempre pronto a ribattere le poche conclusioni degli avversari. Insomma, i russi hanno messo in mostra degli elementi dai nomi sconosciuti, ma già noti nel panorama calcistico mondiale. La Germania non la conosciamo oggi, ma i tedeschi hanno confermato la fame di gol di Gomez, come la levatura tecnica eccelsa di Ozil. Ottima prestazione per Khedira in mediana e per Boateng in difesa che ha ammansito Cristiano Ronaldo. Neuer non è più una sorpresa ed è da considerare attualmente il miglior portiere al mondo. La squadra di Loew può puntare al titolo. Con il Portogallo siamo alle solite. Gli unici a salvarsi sono stati Coentrao, Pepe e Moutinho, calciatore molto interessante. La Polonia ha presentato Lewandoski che da due anni segna gol a grappoli in Bundesliga e nient'altro. La Grecia ha pareggiato disputando la sua solita partita europea: difesa e gol al primo tiro in porta. Stavolta non credo gli riuscirà un nuovo miracolo. Bellissimo il gol dello sconosciuto Krohn-Dehli, elemento sgusciante come il più famoso Rommedhal ma che nella propria carriera ha avuto poca fortuna. Nonostante sia stato cresciuto dal settore giovanile dell'Ajax non ha mai dimostrato il proprio talento. E poi, povera Olanda. Gli orange sono apparsi spenti, pronti solo a specchiarsi nella propria bellezza. Van Persie, Schneijder, Kuyt, Robben non hanno azzeccato un passaggio. Alla prossima se la giocheranno con la Germania , ma di questo passo il ritorno a casa appare vicino. Mancano altre quattro partite alla fine del primo turno, ma sul vostro personale taccuino mettete un circoletto rosso sui seguenti nomi insoliti: Dzagoev, Kherzakov, Shironov, Malafeev, Krohn-Dehli, Lewandoski, Moutinho.

venerdì 1 giugno 2012

Conte....ma facci il piacere....


La nascita del mio primogenito mi ha costretto ad un ulteriore periodo di silenzio, ma ora riprenderò a esternare i miei “pensieri”… era da molto che volevo commentare le parole di Antonio Conte a pochi giorni dalla vittoria del campionato: “il nostro scudetto è paragonabile a quello del Verona del 1984-85!!!”. Ma stiamo scherzando??? Ma di cosa parliamo?!?! Forse il signor Conte non si rende conto che la propria squadra ha il terzo monte ingaggi più alto della massima serie (100 milioni di euro), a differenza degli scaligeri che al tempo viaggiavano a metà classifica in quanto a salari concessi ai propri tesserati. Forse il signor Conte dimentica di avere in squadra il miglior portiere al mondo (Buffon); una difesa composta da un campione del mondo (Barzagli) e da due elementi molto pagati (Chiellini e Bonucci). Forse il signor Conte dimentica di avere in rosa uno dei più forto centrocampisti al mondo (Pirlo), affiancato da Marchisio e Vidal (valutati fior di milioni). Per non parlare del reparto offensivo che dispone di un Quagliarella riserva per tutto il campionato e pagato fior di quattrini. Senza dimenticare Del Piero (!!!), Matri, Vucinic e Borriello. Insomma non scherziamo. Bagnoli disponeva di Garella tra i pali; Briegel, Tricella, Fontolan e Marangon in difesa; Fanna, Di Gennaro, Volpati e Bruni in mediana e di Elkijaer (Grande campione) e Galderisi in panchina. Senza dimenticare che la stessa squadra aveva come avversari la Juve di Platini, il Napoli di Maradona e l’Inter di Rummenigge. Qualcuno ricorda almeno 5 elementi dei gialloblu? Allora basta con questa ipocrisia a cui non crede nessuno. Caro signor Conte (quando non combina le partite) sappi che il tuo successo rientra nella normale routine…..anzi ringrazi l’inesperienza di Mazzarri, l’incompetenza di Branca e la “vecchiaia” del Milan……ed ora parola agli Europei…..scommesse permettendo…. 

mercoledì 2 maggio 2012

La legge è uguale per tutti? Daspo a Delio Rossi!

La continua ricerca del raggiungere il tanto agognato "Modello Inglese" non può sorvolare su quanto successo all' "Artemio Franchi" mercoledi sera. Vedere l'allenatore della Fiorentina prendere letteralmente a pugni l'imberbe Liajc mi ha fatto rabbrividire. Ma come si può permettere un gesto del genere? Sinceramente penso che una "sola" squalifica sportiva non renda merito all'accaduto. Se due tifosi vengono sorpresi a prendersi a pugni sugli spalti scatterebbe automaticamente il Daspo. E allora? Se esiste ancora una giustizia dovrebbe scattare il Daspo anche per Delio Rossi che, da allenatore stimato, è passato repentinamente a tecnico di terza categoria, e mi reputo buono.Se non si è ancora capito che l'esempio comportamentale debba partire dal terreno di gioco, credo che siamo ancora lontani dal tanto invidiato British Soccer!!! DASPO A ROSSI!!!!

martedì 17 aprile 2012

Le precoci morti sul campo...

La morte del giovane Morosini è stata solo l'ultima di tanti decessi avvenuti nel rettangolo di gioco e che hanno turbato migliaia e migliaia di persone. Nel 2006 la giovane promessa del calcio egiziano Abdelwahab muore durante l'allenamento con la propria squadra a 23 anni. Nel 2008 il tunisino Berkhissa perde la vita durante un'amichevole contro il Lione. Sempre nello stesso anno il croato Custic cade sbattendo con il capo contro un muretto durante la gara tra lo Zadar ed il Cibalia perdendo subito conoscenza. Tornando a ritroso nel tempo come non menzionare Nicola De Simone colpito da un calcio alla tempia durante la partita tra la Palmese ed il suo Siracusa e morto poco dopo in ospedale. Nel 2005 il difensore olandese Di Tommaso dell'Utrecht viene colpito da infarto durante una partita contro l'Ajax. Come non ricordare le immagini delle morti dell'Ungherese Milklos Feher, del camerunense Foe e dello spagnolo Puerta. Video, questi, che rimarranno indelebili nella mente di chi ha avuto il coraggio di vederli. Più silenziose sono state le morti dei semisconosciuti africani Doeplah, Gacemi, Idahor, Ogoli e Tchingoma che in pochi ricordano, ma che hanno visto protagonisti ragazzi speranzosi di un futuro migliore. Come non considerare beffarda e leggendaria la morte del capitano del Motherwell O'Donnell, morto a 35 anni dopo aver segnato un gol. Ma come non menzionare il nazionale rumeno Hildan, il giapponese Matsuda ed il brasiliano Paulo Sergio, anch'essi morti mentre "giocavano" e forse un pò troppo giovani. A tutti voi non posso che augurarvi la vita eterna nella Nazionale del Paradiso.

sabato 14 aprile 2012

Riposa In Pace....Piermario Morosini.....

Non posterò nessuna immagine e non commenterò nulla sull'accaduto. Perdere la vita a quest'età è una vera  e propria beffa...............di questi tempi, qualche anno fa, volava in cielo Catello Mari......

lunedì 9 aprile 2012

Il sogno del Camerun ad Italia '90

Una delle squadre che ho seguito con molta attenzione e, devo ammettere, anche con passione è stato senza dubbio il Camerun ai Mondiali italiani. Seguivo le partite dei Leoni d'Africa con attenzione, sperando in una finale tra gli africani e l'Italia di Vicini. Le parate di quattro anni prima di N'Kono, proprio contro gli Azzurri, mi avevano affascinato e rivedere il mitico Thomas in porta mi esaltava. Il cammino nel mondiale, però, era ricco di insidie e i camerunensi inaugurarono l'edizione contro i campioni in carica dell'Argentina trascinata dal calciatore più forte di tutti i tempi: Maradona. Partita dell'esito scontato per tutti, ma il Camerun guidato in panca dal Ct russo Nepomnyachi sorpresero tutti imbavagliando gli argentini fin dai primi minuti, con le buone e le...cattive. I giganteschi difensori e le geometrie in mediana di M'Bouh e Makanaky apparivano perfetti. Ad inizio ripresa l'espulsione di Kana-Biyick sembrò rovinare tutto, ma un colpo di testa straordinario di Omam-Biyick, complice lo scandaloso Pumpido, portò in vantaggio gli africani che, nonostante chiusero la gara in 9 per l'espulsione di Massing autore di un epico fallo ai danni di Caniggia, vinsero la partita. La seconda partita vide gli africani incontrare la coriacea Romania, compagine composta da molti calciatori della Steaua Bucarest che aveva vinto la Coppa dei Campioni, in cui primeggiavano il fantasista Hagi e la veloce punta Lacatus. Al termine del primo tempo il risultato era inchiodato   sullo 0-0, ma ad inizio ripresa sale in cattedra uno degli attaccanti più forte di tutti i tempi: Roger Milla. Il 38enne attaccante, subentrato in campo al 55', siglò un'incredibile doppietta che mandò in visibilio tutti. Il gol di Balint non cambiò l'esito della gara. Al Camerun bastava un pareggio contro la già eliminata URSS per raggiungere una storica qualificazione. Contro la squadra del Generale Lobanovskiy, gli africani subirono un pesante 4-0 che, grazie al pareggio tra Argentina e Romania, gli permise comunque di raggiungere gli ottavi di finale dove li attendeva la sorprendente Colombia guidata dall'istrionico portiere Higuita e da Valderrama. I sudamericani, allenati da Francisco Maturana una sorta di Sacchi, vivevano sull'ottimo momento vissuto dal Nacional di Medellin che fu sconfitta dal Milan nella finale dell'Intercontinentale. Il capelluto portiere colombiano era noto per le scorribande lontano dalla propria area di rigore. Nei tempi supplementari, proprio un tentativo di dribbling ai danni di Milla costò caro con l'attaccante africano lesto a togliere il pallone al pallone al portiere ed a depositare in rete. Dopo nemmeno due minuti lo stesso Milla raddoppia. La rimonta sudamericana si ferma al gol di Redin. Il Camerun è ai quarti! Tutto il mondo tifa per loro anche se l'avversario da battere per raggiungere la semifinale è una delle favorite alla vittoria finale: l'Inghilterra di Sir Bobby Robson e del nuovo mito europeo Paul Gascoigne. La partita inizia male per il Camerun che, dopo 25', subiscono il gol con Gary Lineker. Gli inglesi sembrano padroni del campo, ma a metà ripresa succede l'imponderabile. Tra il 61' ed il 65' gli africani, grazie a Kunde ed Ekeke, capovolgono il risultato. Sembra tutto pronto per la festa di un intero continente quando, ad 8 minuti dal termine, viene concesso un penalty agli inglesi con Lineker che non sbaglia. Ai supplementari un ulteriore rigore, trasformato sempre da Lineker, mette la parola fine alle velleità del Camerun che, in ogni caso, dà inizio ad una nuova era per il calcio del continente nero.

giovedì 5 aprile 2012

Le scuse del calcio italiano....

Dopo l'abominevole gara dell'andata il Milan è stato eliminato dal Barcellona. In maniera immeritata, hanno commentato in molti....e fino alle 23 di martedì ci credevo pure!!! Sono stato per lavoro a Capri e non avevo potuto assistere alla gara, ma da buon sportivo ho ascoltato la partita via radio. Come non detto...mi sono sorbito il commento partigiano e mi ero quasi ricreduto su quello scritto giorni fa. Ma viste le azioni salienti sono ritornato sui miei passi. Apro e chiudo con una parte del commento. Si commentava l'azione del primo rigore: "dopo un pallone perso da Mexes, Messi si è involato verso l'area di rigore e dopo uno scambio, fortuito, con Fabregas viene steso da Antonini. Un arbitro fiscale avrebbe potuto anche espellere il difensore rossonero". Vabbè,penso, c'è tempo per recuperare. Ed Infatti arriva il gol di Nocerino. Ma sull'azione del secondo rigore inizio a gridare al complotto: "segnatevi il nome di quest'arbitro.....inconcepibile la sua scelta. Ha visto, solo lui, una trattenuta in area di Nesta ai danni di  un calciatore avversario. Veramente incredibile!!!". "Ecco - continuo tra me e me - i soliti aiuti a Guardiola". Torno a casa, vedo gli highlights, e non posso che ricredermi. Insomma, e basta. Il Milan, in 180 minuti, voleva passare il turno calciando 4 volte verso Valdes? Sinceramente, tra i rossoneri e l'Apoel non ho visto grandi differenze. Anzi si, i due gol dei ciprioti al Bernabeu!.