martedì 17 aprile 2012

Le precoci morti sul campo...

La morte del giovane Morosini è stata solo l'ultima di tanti decessi avvenuti nel rettangolo di gioco e che hanno turbato migliaia e migliaia di persone. Nel 2006 la giovane promessa del calcio egiziano Abdelwahab muore durante l'allenamento con la propria squadra a 23 anni. Nel 2008 il tunisino Berkhissa perde la vita durante un'amichevole contro il Lione. Sempre nello stesso anno il croato Custic cade sbattendo con il capo contro un muretto durante la gara tra lo Zadar ed il Cibalia perdendo subito conoscenza. Tornando a ritroso nel tempo come non menzionare Nicola De Simone colpito da un calcio alla tempia durante la partita tra la Palmese ed il suo Siracusa e morto poco dopo in ospedale. Nel 2005 il difensore olandese Di Tommaso dell'Utrecht viene colpito da infarto durante una partita contro l'Ajax. Come non ricordare le immagini delle morti dell'Ungherese Milklos Feher, del camerunense Foe e dello spagnolo Puerta. Video, questi, che rimarranno indelebili nella mente di chi ha avuto il coraggio di vederli. Più silenziose sono state le morti dei semisconosciuti africani Doeplah, Gacemi, Idahor, Ogoli e Tchingoma che in pochi ricordano, ma che hanno visto protagonisti ragazzi speranzosi di un futuro migliore. Come non considerare beffarda e leggendaria la morte del capitano del Motherwell O'Donnell, morto a 35 anni dopo aver segnato un gol. Ma come non menzionare il nazionale rumeno Hildan, il giapponese Matsuda ed il brasiliano Paulo Sergio, anch'essi morti mentre "giocavano" e forse un pò troppo giovani. A tutti voi non posso che augurarvi la vita eterna nella Nazionale del Paradiso.

sabato 14 aprile 2012

Riposa In Pace....Piermario Morosini.....

Non posterò nessuna immagine e non commenterò nulla sull'accaduto. Perdere la vita a quest'età è una vera  e propria beffa...............di questi tempi, qualche anno fa, volava in cielo Catello Mari......

lunedì 9 aprile 2012

Il sogno del Camerun ad Italia '90

Una delle squadre che ho seguito con molta attenzione e, devo ammettere, anche con passione è stato senza dubbio il Camerun ai Mondiali italiani. Seguivo le partite dei Leoni d'Africa con attenzione, sperando in una finale tra gli africani e l'Italia di Vicini. Le parate di quattro anni prima di N'Kono, proprio contro gli Azzurri, mi avevano affascinato e rivedere il mitico Thomas in porta mi esaltava. Il cammino nel mondiale, però, era ricco di insidie e i camerunensi inaugurarono l'edizione contro i campioni in carica dell'Argentina trascinata dal calciatore più forte di tutti i tempi: Maradona. Partita dell'esito scontato per tutti, ma il Camerun guidato in panca dal Ct russo Nepomnyachi sorpresero tutti imbavagliando gli argentini fin dai primi minuti, con le buone e le...cattive. I giganteschi difensori e le geometrie in mediana di M'Bouh e Makanaky apparivano perfetti. Ad inizio ripresa l'espulsione di Kana-Biyick sembrò rovinare tutto, ma un colpo di testa straordinario di Omam-Biyick, complice lo scandaloso Pumpido, portò in vantaggio gli africani che, nonostante chiusero la gara in 9 per l'espulsione di Massing autore di un epico fallo ai danni di Caniggia, vinsero la partita. La seconda partita vide gli africani incontrare la coriacea Romania, compagine composta da molti calciatori della Steaua Bucarest che aveva vinto la Coppa dei Campioni, in cui primeggiavano il fantasista Hagi e la veloce punta Lacatus. Al termine del primo tempo il risultato era inchiodato   sullo 0-0, ma ad inizio ripresa sale in cattedra uno degli attaccanti più forte di tutti i tempi: Roger Milla. Il 38enne attaccante, subentrato in campo al 55', siglò un'incredibile doppietta che mandò in visibilio tutti. Il gol di Balint non cambiò l'esito della gara. Al Camerun bastava un pareggio contro la già eliminata URSS per raggiungere una storica qualificazione. Contro la squadra del Generale Lobanovskiy, gli africani subirono un pesante 4-0 che, grazie al pareggio tra Argentina e Romania, gli permise comunque di raggiungere gli ottavi di finale dove li attendeva la sorprendente Colombia guidata dall'istrionico portiere Higuita e da Valderrama. I sudamericani, allenati da Francisco Maturana una sorta di Sacchi, vivevano sull'ottimo momento vissuto dal Nacional di Medellin che fu sconfitta dal Milan nella finale dell'Intercontinentale. Il capelluto portiere colombiano era noto per le scorribande lontano dalla propria area di rigore. Nei tempi supplementari, proprio un tentativo di dribbling ai danni di Milla costò caro con l'attaccante africano lesto a togliere il pallone al pallone al portiere ed a depositare in rete. Dopo nemmeno due minuti lo stesso Milla raddoppia. La rimonta sudamericana si ferma al gol di Redin. Il Camerun è ai quarti! Tutto il mondo tifa per loro anche se l'avversario da battere per raggiungere la semifinale è una delle favorite alla vittoria finale: l'Inghilterra di Sir Bobby Robson e del nuovo mito europeo Paul Gascoigne. La partita inizia male per il Camerun che, dopo 25', subiscono il gol con Gary Lineker. Gli inglesi sembrano padroni del campo, ma a metà ripresa succede l'imponderabile. Tra il 61' ed il 65' gli africani, grazie a Kunde ed Ekeke, capovolgono il risultato. Sembra tutto pronto per la festa di un intero continente quando, ad 8 minuti dal termine, viene concesso un penalty agli inglesi con Lineker che non sbaglia. Ai supplementari un ulteriore rigore, trasformato sempre da Lineker, mette la parola fine alle velleità del Camerun che, in ogni caso, dà inizio ad una nuova era per il calcio del continente nero.

giovedì 5 aprile 2012

Le scuse del calcio italiano....

Dopo l'abominevole gara dell'andata il Milan è stato eliminato dal Barcellona. In maniera immeritata, hanno commentato in molti....e fino alle 23 di martedì ci credevo pure!!! Sono stato per lavoro a Capri e non avevo potuto assistere alla gara, ma da buon sportivo ho ascoltato la partita via radio. Come non detto...mi sono sorbito il commento partigiano e mi ero quasi ricreduto su quello scritto giorni fa. Ma viste le azioni salienti sono ritornato sui miei passi. Apro e chiudo con una parte del commento. Si commentava l'azione del primo rigore: "dopo un pallone perso da Mexes, Messi si è involato verso l'area di rigore e dopo uno scambio, fortuito, con Fabregas viene steso da Antonini. Un arbitro fiscale avrebbe potuto anche espellere il difensore rossonero". Vabbè,penso, c'è tempo per recuperare. Ed Infatti arriva il gol di Nocerino. Ma sull'azione del secondo rigore inizio a gridare al complotto: "segnatevi il nome di quest'arbitro.....inconcepibile la sua scelta. Ha visto, solo lui, una trattenuta in area di Nesta ai danni di  un calciatore avversario. Veramente incredibile!!!". "Ecco - continuo tra me e me - i soliti aiuti a Guardiola". Torno a casa, vedo gli highlights, e non posso che ricredermi. Insomma, e basta. Il Milan, in 180 minuti, voleva passare il turno calciando 4 volte verso Valdes? Sinceramente, tra i rossoneri e l'Apoel non ho visto grandi differenze. Anzi si, i due gol dei ciprioti al Bernabeu!.