lunedì 9 aprile 2012

Il sogno del Camerun ad Italia '90

Una delle squadre che ho seguito con molta attenzione e, devo ammettere, anche con passione è stato senza dubbio il Camerun ai Mondiali italiani. Seguivo le partite dei Leoni d'Africa con attenzione, sperando in una finale tra gli africani e l'Italia di Vicini. Le parate di quattro anni prima di N'Kono, proprio contro gli Azzurri, mi avevano affascinato e rivedere il mitico Thomas in porta mi esaltava. Il cammino nel mondiale, però, era ricco di insidie e i camerunensi inaugurarono l'edizione contro i campioni in carica dell'Argentina trascinata dal calciatore più forte di tutti i tempi: Maradona. Partita dell'esito scontato per tutti, ma il Camerun guidato in panca dal Ct russo Nepomnyachi sorpresero tutti imbavagliando gli argentini fin dai primi minuti, con le buone e le...cattive. I giganteschi difensori e le geometrie in mediana di M'Bouh e Makanaky apparivano perfetti. Ad inizio ripresa l'espulsione di Kana-Biyick sembrò rovinare tutto, ma un colpo di testa straordinario di Omam-Biyick, complice lo scandaloso Pumpido, portò in vantaggio gli africani che, nonostante chiusero la gara in 9 per l'espulsione di Massing autore di un epico fallo ai danni di Caniggia, vinsero la partita. La seconda partita vide gli africani incontrare la coriacea Romania, compagine composta da molti calciatori della Steaua Bucarest che aveva vinto la Coppa dei Campioni, in cui primeggiavano il fantasista Hagi e la veloce punta Lacatus. Al termine del primo tempo il risultato era inchiodato   sullo 0-0, ma ad inizio ripresa sale in cattedra uno degli attaccanti più forte di tutti i tempi: Roger Milla. Il 38enne attaccante, subentrato in campo al 55', siglò un'incredibile doppietta che mandò in visibilio tutti. Il gol di Balint non cambiò l'esito della gara. Al Camerun bastava un pareggio contro la già eliminata URSS per raggiungere una storica qualificazione. Contro la squadra del Generale Lobanovskiy, gli africani subirono un pesante 4-0 che, grazie al pareggio tra Argentina e Romania, gli permise comunque di raggiungere gli ottavi di finale dove li attendeva la sorprendente Colombia guidata dall'istrionico portiere Higuita e da Valderrama. I sudamericani, allenati da Francisco Maturana una sorta di Sacchi, vivevano sull'ottimo momento vissuto dal Nacional di Medellin che fu sconfitta dal Milan nella finale dell'Intercontinentale. Il capelluto portiere colombiano era noto per le scorribande lontano dalla propria area di rigore. Nei tempi supplementari, proprio un tentativo di dribbling ai danni di Milla costò caro con l'attaccante africano lesto a togliere il pallone al pallone al portiere ed a depositare in rete. Dopo nemmeno due minuti lo stesso Milla raddoppia. La rimonta sudamericana si ferma al gol di Redin. Il Camerun è ai quarti! Tutto il mondo tifa per loro anche se l'avversario da battere per raggiungere la semifinale è una delle favorite alla vittoria finale: l'Inghilterra di Sir Bobby Robson e del nuovo mito europeo Paul Gascoigne. La partita inizia male per il Camerun che, dopo 25', subiscono il gol con Gary Lineker. Gli inglesi sembrano padroni del campo, ma a metà ripresa succede l'imponderabile. Tra il 61' ed il 65' gli africani, grazie a Kunde ed Ekeke, capovolgono il risultato. Sembra tutto pronto per la festa di un intero continente quando, ad 8 minuti dal termine, viene concesso un penalty agli inglesi con Lineker che non sbaglia. Ai supplementari un ulteriore rigore, trasformato sempre da Lineker, mette la parola fine alle velleità del Camerun che, in ogni caso, dà inizio ad una nuova era per il calcio del continente nero.

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